UNA RIDER FONDA - MENTALE
Il fiocco verde è tornato di nuovo a salire sulla coppa della Rider Cup di Trieste. Il capitano più vincente di sempre, Henry Fonda, ha portato a casa la quinta vittoria su 8 edizioni.
Dopo il successo dello scorso anno del Team Blu capitanato da Michele Nasti, con vice Sandro Maria Piazzi, la sfida era iniziata già al momento delle scelte dello scorso mese: 9 top player stagionali e 3 wild card che davano sicurezza al Defending Team.
Lo staff tecnico dei Verdi aveva invece preferito dei giocatori con handicap alti e la proverbiale regolarità delle 'lady', ben 4 su 12; così il delta degli HCP totali dei due roster era sbilanciato per i verdi di oltre 60 colpi. Va evidenziato inoltre, che quest'anno c'è stato un record di qualificazioni 'Pink', che poteva essere addirittura maggiore, confermando l'importanza di questa nostra 'cantera'.
Nella settimana precedente l'evento c'è stata una vivacità di allenamenti, test e prove di coppie, il tutto mascherato da entrambi i team per confondere gli avversari.
Come consuetudine il venerdì di vigilia sono state svelate le coppie per il Fourball della mattina di sabato, ma sopratutto gli abbinamenti delle sfide. Per i Verdi le brutte notizie provenivano anche dall'infermeria: stop forzato per Elena Marchesi e Michele Zacchigna. Per entrambi i team invece erano le previsioni meteo a preoccupare; stava arrivando la prima vera perturbazione autunnale, con pioggia e vento.
La mattinata di sabato iniziava bene per il team di Nasti, con l'agevole vittoria di Guidolin-Perri, ma finiva con due sconfitte ad opera degli schiacciasassi Ziodato-Rusnjak e dell'inedita coppia Lorenzo Pacorini e Dora Tomsich. Ma era solo un prodromo della debacle pomeridiana che in versione Foursome portava altri 3,5 punti ai Verdi con i freschi Bardelli-Bossi e gli stakanovisti Corso-Nika e Pacorini-Austoni. Punteggio finale della giornata: verdi 6 - blu 2.
La tensione serale era palese per entrambe le squadre; ai Verdi riemergeva comunque l'incubo della sconfitta dello scorso, in quanto al sabato erano in testa con lo stesso punteggio; per i favoriti Blu le sconfitte inaspettate di certe coppie imponevano una rivoluzione domenicale. La strategia verde era invece all'insegna del 'copia&incolla', stesse coppie per entrambi i giorni di gara.
Proprio il meteo salutava la seconda giornata di Rider con il peggio della nuova stagione, complicando la vita golfistica alle quattro coppie mattiniere. Come nei migliori copioni drammatici, i Verdi vanificavano parte del loro vantaggio e si delineava un film perdente già visto nel 2022 con l'iconico approccio in buca alla 18 da fuori green di Venturini.
Nika-Bensi davano un mezzo punto di speranza ribaltando tutto nelle ultime tre buche e Ziodato-Rusnjak portavano un punto che valeva già mezza coppa.
I Foursome del pomeriggio assumevano scenari eroici con sferzate di bora e di pioggia insistente, ma l'adrenalina in campo andava ben oltre. Il numeroso pubblico accorso a Padriciano si era in parte rintanato invece in Clubhouse, grazie e soprattutto all'importante e strategico scorelive di Squabbit, magistralmente programmato da Michele Panarella, che oltre ad aiutare gli staff tecnici ha permesso a tutti di vivere l'emozionante altalena di risultati di questi due giorni.
Però quando lo scenario stava per ripetere il sorpasso Blu, come lo scorso anno, i green delle ultime buche si gremivano di Soci, testimoni del miracoloso pareggio di Corso-Nika, e soprattutto del putt di Austoni alla 15 che spegneva le speranze Blu e faceva partire i titoli di coda su questa emozionante e spettacolare edizione della Rider.
Risultato finale, come lo scorso anno, con fattori inversi: 8,5 a 7,5 per il Team Verde che rimanda, dunque, l’appuntamento al 2024, per la rivincita finale con gli stessi capitani.