Il campo di Padriciano ha ospitato domenica scorsa la gara di beneficenza “Golf & Goodness” in favore dell’Associazione “Bambini del Danubio”, l’appuntamento tradizionale di fine stagione promosso da uno dei soci del circolo, Sergio Balbinot, fondatore della Onlus. Un appuntamento molto sentito dai giocatori del club triestino come testimonia la partecipazione di più di ottanta i golfisti, provenienti anche da altri circoli della regione, che con la loro presenza hanno voluto sostenere l’associazione impegnata a garantire le cure mediche ai bambini gravemente ammalati provenienti da famiglie non abbienti dell’area danubiana-balcanica.
La gara, una diciotto buche Stableford a tre categorie, ha visto trionfare con soli quattro colpi sopra il par del percorso il triestino Victor Tomsich, campione triestino in carica e uno dei favoriti della vigilia, che ha confermato così una costanza di rendimento davvero notevole.
Oltre a lui si sono contraddistinti nella Prima Categoria i due fratelli Marchesi, Elena e Stefano, con 34 punti Stableford ciascuno, uno solo in più di Francesco Parmeggiani, terzo classificato.
Nella Seconda e Terza Categoria si sono imposti Carlo Jory e Sergio Bossi, autori entrambi di prove maiuscole che hanno portato ai notevoli score di 40 e 43 punti; sugli altri gradini del podio sono saliti Paolo Jez e Roberto Vidoni (per la Seconda) e Silvia Klinger e Diego Vidiz (per la Terza categoria).
Nella cerimonia di premiazione c’è stata gloria anche per altri golfisti: Nazarè Marques Goncalves (prima Lady), Marco Arduini (primo Senior) e il giovanissimo Zeno Guidolin, che a soli nove anni è riuscito a vincere il premio speciale riservato ai giocatori con handicap superiori al 36.
Una menzione speciale meritano infine Alessandra Salich ed Alberto Giarletta, protagonisti dei colpi migliori realizzati nei “par 3”, ai quali sono andati i premi “Nearest to the Pin” (ovvero il colpo iniziale dal tee di partenza che si avvicina di più alla bandiera), e per i già citati fratelli Marchesi, autori invece dei colpi più lunghi realizzati nei “par 5”, i cosiddetti “Longest Drive”.
L’evento sportivo è stato anche l’occasione per un incontro con il Direttore della struttura complessa di Oncoematologia del Burlo di Trieste, dott. Marco Rabusin, e con i volontari dell’associazione che hanno accompagnato sui campi del golf alcuni dei bambini assistiti. Tutti i giocatori hanno voluto quindi contribuire, con una raccolta fondi, al sostegno dell’associazione che nel corso degli anni ha seguito oltre 200 bambini. A dimostrazione di come lo sport sia in grado di veicolare valori sociali importanti ed essere d’aiuto ai più bisognosi.